Le nuove detrazioni fiscali potrebbero tornare al 65% per la prima casa nel 2025, superando il taglio previsto al 50%: opportunità per l’efficienza energetica e il settore edilizio
Il 2025 potrebbe segnare un importante ritorno al passato per l’Ecobonus prima casa, grazie a un emendamento alla manovra finanziaria che punta a incrementare la detrazione fiscale dal 50% al 65%. Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe cambiare.
Cos’è l’Ecobonus?
L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale introdotta nel 2007 per incentivare interventi di risparmio energetico negli immobili. Attualmente regolato dall’art. 14 del D.L. 63/2013, consente di detrarre tra il 50% e l’85% delle spese per lavori come:
- Riqualificazione energetica di edifici esistenti.
- Installazione di pannelli solari e fotovoltaici.
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
La proposta di modifica per il 2025
Un emendamento presentato da Forza Italia mira a ripristinare la detrazione al 65% per gli interventi sulla prima casa. Questo potrebbe rappresentare un’importante opportunità per chi intende ristrutturare la propria abitazione, adeguandola anche alle direttive europee sulle Case Green e sostenendo il settore edilizio.
Attualmente, il testo del disegno di legge approvato dal Governo il 23 ottobre prevede un taglio lineare alle detrazioni, con aliquote decrescenti negli anni:
- Abitazione principale/prima casa:
- 50% nel 2025.
- 36% nel 2026 e 2027.
- Altre abitazioni e immobili non residenziali:
- 36% nel 2025.
- 30% nel 2026 e 2027.
Le novità previste dall’emendamento
Se approvata, la proposta di modifica potrebbe portare le seguenti detrazioni:
- 2025: 65% per tutte le categorie di immobili, anziché il 50% e il 36% attualmente previsti.
- 2026 e 2027: invariati i livelli di detrazione rispetto al testo attuale, ovvero 36% per la prima casa e 30% per altri immobili.
Le implicazioni economiche
Nonostante le potenziali agevolazioni, restano interrogativi sulle coperture economiche necessarie per il potenziamento dell’Ecobonus. Le verifiche sono in corso, ma è chiaro che un aumento delle detrazioni potrebbe gravare ulteriormente sui conti pubblici.
Per il momento, l’approvazione definitiva delle modifiche è ancora incerta. Tuttavia, se confermate, queste misure rappresenterebbero un sostegno significativo per i proprietari di immobili e per il settore edilizio, garantendo al contempo un maggiore allineamento agli obiettivi di efficienza energetica.